La scoperta riguarda gli uomini: chi non brilla in altezza vive più a lungo. L’ideale sarebbe una statura da 1 metro e 58 cm (o anche meno).
Lo studio è durato oltre 40 anni e ha messo sotto esame 8 mila uomini americani di origine giapponese. Lo scopo è stato quello di studiare se esiste una correlazione tra altezza e longevità. Il risultato? Il legame c’è ed è a favore degli uomini bassi. La dimostrazione arriva da uno studio congiunto tra Kuakini Honolulu Heart Program e Kuakini Honolulu-Asia Aging Study.
Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista medica Plos One, ha monitorato nel corso degli anni gli stili di vita e le condizioni di salute di tutti i soggetti coinvolti nell’indagine. Circa 1.200 di questi uomini hanno raggiunto un'età compresa tra i 90 e i 100 anni e circa 250 sono ancora vivi oggi. Ma qual è la loro altezza?
"Abbiamo diviso le persone in due gruppi, quelle dal metro e 58 cm in giù e quelle da 1 metro e 64 in su. Il risultato è stato che le persone più alte hanno vissuto di meno. Questo studio mostra per la prima volta, che la dimensione del corpo è legata al gene della longevità - ha spiegato il dottor Bradley Willcox, uno dei ricercatori e professore presso l'Università di Hawai - Sapevamo che era così negli animali, come topi, vermi e mosche, ma non che valesse negli esseri umani".
Il gene della longevità (FOXO3) agisce meglio negli uomini di bassa statura. Non solo: chi non brilla in altezza, dimostra lo studio, ha meno possibilità di ammalarsi di cancro grazie ai bassi livelli di insulina.
(Fonte: tratto dall'articolo)