L’Associazione volontari orto condiviso (Aioc), ha realizzato un piccolo Eden a Peschiera del Garda (VR), che grazie alle cure dei volontari produce verdura per tutto l’anno. Nato quattro anni fa in via sperimentale su un terreno comunale, il primo obiettivo è stato aiutare un ragazzo disabile attraverso i benefici dell’orto-terapia e del contatto con la natura. Finalità cui se ne sono presto aggiunte altre: donare gli ortaggi a chi è in difficoltà, sviluppare le relazioni e il senso di appartenenza alla comunità, diffondere i princìpi dell’agricoltura biologica, aiutare persone disoccupate a sentirsi utili mettendo a disposizione del tempo. Ulteriore risultato è stato poi il recupero di un’area prima usata come discarica abusiva.
Oltre la serra, un ampio spazio è suddiviso in trenta aiuole in cui viene applicata la successione delle colture. Banditi pesticidi e fertilizzanti chimici, questi ultimi sostituiti da letame e compost organico prodotto dai residui della produzione. Ogni giorno si lavora per assicurare il raccolto di cinque-sei cassette di verdura alla settimana, donate al Comune che attraverso i Servizi sociali ed educativi le distribuisce alle famiglie bisognose. L’area è stata strutturata non solo per assicurare la produttività delle colture (una cinquantina tra ortaggi di tutte le varietà, piante aromatiche e da frutto, fiori) ma anche per accogliere chiunque voglia passare del tempo al suo interno, per dare una mano o rilassarsi all’aperto imparando magari qualche tecnica di coltivazione. Per questo l’orto è aperto al pubblico ogni martedì e venerdì mattina.
L’obiettivo è farlo diventare ancor più un’oasi di relazione e socialità, un posto in cui persone di tutte le età possano sostare interrompendo i ritmi frenetici della quotidianità oppure dare nuovo sapore alle proprie giornate. Di recente sono state realizzate una casetta di legno, pensata come spazio di ritrovo per i soci ma anche per ospitare – quando sarà possibile – piccoli gruppi a supporto delle attività didattiche all’aperto, e una passerella di legno per facilitare lo spostamento di persone in carrozzina.
«Dall’inizio abbiamo pensato questo spazio come luogo d’incontro e di didattica non solo per i ragazzi delle scuole e dei centri estivi, ma anche per gli adulti che vorrebbero un orto a casa e non sanno come fare», spiega Daniela Florio, assessore a Sociale, Politiche giovanili e del lavoro, Terza età e Disabilità. «L’orto permette al Comune di aiutare dieci famiglie, numero che varia perché ogni giorno possono arrivare altre richieste».
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)