In un comunicato stampa urgente pubblicato ieri, il presidente della società spagnola di geriatria, José Augusto Garcia Navarro, osserva che: "A nessun anziano vulnerabile sono state negate le cure ospedaliere, qualora ritenuto necessario".
La società afferma che "Nella pratica abituale della medicina e ancor più nel trattamento degli anziani, tutte le singole circostanze di ciascun paziente sono sempre state considerate al fine di prendere le decisioni più appropriate su come e dove prendersi cura di loro".
Navarro ricorda anche che gli anziani nelle cure residenziali sono i più colpiti da questa terribile epidemia in tutto il mondo.
"Molte persone molto anziane, con patologie precedenti, e anche in stretto contatto tra loro e con gli operatori del centro", afferma. Ciò, in aggiunta a tutti i problemi che si sono verificati in tutto l'ambiente sanitario: mancanza di dispositivi di protezione, mancanza di test diagnostici e un elevato numero di vittime tra i lavoratori in molte occasioni difficili da riempire.
E sottolinea un fatto importante: "Che non è stata negata l'ammissione agli anziani della Comunità di Madrid; a dirlo sono i dati con cui non si può sostenere che gli ospedali hanno voltato le spalle agli anziani che vivono in residenze. Quando si è cercato di curare un paziente nella sua residenza è stato perché il rinvio all'ospedale non avrebbe fornito un beneficio alla sua aspettativa di vita. Ricordo che nel periodo più virulenta epidemia, la situazione degli ospedali era di guerra: un ambiente non molto adatto a persone così fragili e dipendenti".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)