Uno studio realizzato dal Centro di ricerca e studio del Consumo dell’alcol negli adolescenti, condotto dal dottor Waldo Cerpa, professore di scienze biologiche alla Pontificia Università Cattolica del Cile, ha dimostrato che malattie come l’Alzheimer, diversi tipi di cancro e infermità di natura neurodegenerativa, possono presentarsi prematuramente nei soggetti che, negli anni dell’adolescenza, hanno consumato alcol in grandi quantità.
Infatti, questo abuso porta a due conseguenze entrambe negative: da un lato una assuefazione che spingerà l’adolescente, una volta diventato adulto, ad aumentare il consumo, dall’altro genera un vero danno cerebrale. L’età tra i 12 e i 20 anni è, infatti, un momento o critico per lo sviluppo dell’individuo: in particolare il cervello non si è ancora sviluppato completamente. Pertanto, l’ideale sarebbe limitare il consumo di bevande alcoliche perlomeno fino ai 23 o 25 anni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)