È il progetto italiano VITA, decollato verso la Stazione Spaziale Internazionale insieme a Paolo Nespoli. Obiettivo: trovare nuove armi contro la carenza di ‘sostanza’ nelle ossa degli astronauti. E non solo, c’è anche il sangue di Mauro Maccarrone, Ordinario di Biochimica presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, sulla navicella spaziale decollata qualche giorno fa in direzione della Stazione Spaziale Internazionale: una speciale macchina dotata di otto contenitori con i suoi campioni ematici, vari composti e tutta la tecnologia necessaria a percepire come la micro-gravità modifica le caratteristiche delle cellule ossee umane è decollata, infatti, dalla base russa di Baikonur con la navetta spaziale Soyuz, nell’ambito della missione VITA (Vitalità, Innovazione, Tecnologia e Abilità).
(Fonte: tratto dall'articolo)