Le fratture oltre i 50 anni possono essere molto pericolose, il 50% delle 87 mila fratture di femore che accadono ogni anno in Italia può determinare entro 12 mesi uno stato di disabilità e nel 20% dei casi portare al decesso. Le fratture osteoporotiche sono infatti la maggior causa di morte tra gli anziani, con un’incidenza sovrapponibile a quella dell’ictus e del cancro mammario. «Parliamo di persone anziane che sovente presentano varie comorbilità - spiega il professor Giancarlo Isaia, direttore Geriatria universitaria e Malattie metaboliche dell’osso all’ospedale Molinette -: una frattura può far degenerare altri problemi, per tacere delle complicazioni post-operatorie». Il dato interessante è che i maschi, a parità di età, di problemi di salute e di incidenza dell’osteoporosi, sono più a rischio, infatti sul 20% di decessi, il 12% è rappresentato da uomini. Questa è una delle questioni che lo studio lanciato dalla Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte Onlus, presieduta da Claudia Matta vuole approfondire e mappare l’osteoporosi maschile. Lo studio coinvolgerà una una ventina di medici di base che, una volta definito il target, sorteggeranno i pazienti dai loro elenchi tramite uno o più numeri forniti dai ricercatori. I «selezionati», se accetteranno, saranno sottoposti a una serie di test presso le Molinette, in tempi rapidi e senza pagare il ticket.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)