Lunghe attese per visite mediche ed esborsi considerevoli per anziani o persone con disabilità che devono rinnovare la patente. A ribadirlo è il presidente provinciale dell’Anglat, Giuseppe Regalbuto il quale ha raccolto la protesta di diversi anziani dei vari comuni dell’ennese e i relativi disagi. L’associazione nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti (Anglat) e così come a che è presente anche nel territorio ennese ha lo scopo di migliorare relativamente ai trasporti le normative in vigore e consentire a tutte le persone disabili di poter fruire del diritto alla mobilità. “I comuni dell’ennese hanno un’alta percentuale di anziani – afferma Regalbuto - che rinnovano la patente così come quelli che hanno una minoranza fisica; ma al di la della condizione, il principio della tempistica procura dei disagi. La procedura per il rinnovo è un autentico supplizio e occorre una semplificazione di tutti i documenti”.
Dalla visita collegiale per il rinnovo della patente ai vari certificati medici rilasciati da enti pubblici che a secondo dell’esame specifico il tempo delle attese si allungano. Poi anche la “fase” delle ricevute che vanno consegnate e l’attesa alla motorizzazione per il rilascio della patente. I soggetti per legge devono sottoporsi all’esame della commissione medico locale al riconoscimento dell’idoneità alla guida nel caso di minoranza fisica o infermità. Dopo l’abolizione della categoria delle patenti F, al disabile che voglia guidare un autoveicolo, possono essere rilasciate le patenti A, B, C o D speciali. La patente speciale è il certificato di idoneità rilasciato, a seguito della Commissione Medica Locale, a persone affette da minorazioni anatomiche, funzionali o sensoriali, per la guida di veicoli opportunamente modificati in funzione delle proprie patologie.
(Fonte: tratto dall'articolo)