Piero Bosco è un assicuratore e guida turistica delle zone polari. «La sfida è portare gente “normale” in zone inesplorate - racconta -. Organizzo gruppi di una dozzina di persone che scelgono di prendere parte a una spedizione: un’esperienza unica, ma anche costi alti, comfort non sempre garantiti e imprevisti dovuti soprattutto alla natura». Molti dei suoi clienti sono pensionati, poiché è un tipo di viaggio che richiede tempo e disponibilità. Bosco ha ormai all’attivo un centinaio di missioni e si è creato uno zoccolo duro di veterani, un gruppo formato soprattutto da over 60 capaci di adattarsi a dormire in tende di renna, mangiare sempre lo stesso piatto freddo, bere da un ruscello. «La prima volta che ho portato con me Luigi e Marisa, entrambi 64 anni, avevano un concetto di vacanza legato alle comodità. Poi sono stati contagiati dal “mal d’Artico”: è una malattia da cui non si guarisce più e per cui si è pronti ad andare oltre i propri limiti».
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)