Anastasia è una siciliana di 71 anni, piacente e giovanile. Cresciuta in un ambiente rigido e tradizionale, è una signora d’altri tempi e quando il marito le chiede il divorzio per sposare una donna molto più giovane, il mondo le crolla addosso. Se a questo si aggiunge il fatto che la figlia Nuvola ha annullato il matrimonio all’ultimo momento e l’altra figlia, Doriana, è in crisi con il marito, si può capire come la povera Anastasia sia decisamente amareggiata. Ma una eredità, che include una spilla a forma di uroboro, sta per cambiarle la vita. Che cos’è l’uroboro? E’ un serpente che si morde la coda, un simbolo antico che significa rinascita, infinito, ciclicità, cambiamento. Ed il cambiamento è proprio il focus di questo romanzo, che segue l’evoluzione nella vita di Anastasia passo per passo...
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)