Il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1 Dolomitica (Belluno) è in prima linea: gli infortuni tra mura di casa rappresentano l’80% delle morti violente. A rischio gli over 65 e i bambini. L’incidente domestico rischia di diventare una vera piaga sociale. In provincia, infatti, la casa fa più morti della strada e dei posti di lavoro.
Il responsabile Fabio Soppelsa, lancia l’allarme: “Gli incidenti domestici sono tra le principali cause di morte violente. Il mio invito è rivolto alle famiglie e agli over 65: prestate molta attenzione nel muovervi tra le mura domestiche, perché il pericolo è sempre in agguato”. Donatella Rizzato, del Dipartimento di Prevenzione che si occupa di questo settore riporta come gli incidenti domestici rappresentano un problema di sanità pubblica di grande rilevanza. Fatto 100 il totale delle morti violente registrate in un anno, quelle causate da infortuni in casa sono l’80%, solo il 20% è legato alla strada e ai luoghi di lavoro. Basti pensare all’anziano che accende la stufa usando l’alcol, a chi inciampa sui tappeti, a chi cade dalle scale. Le fasce più a rischio sono i bambini sotto i 5 anni e gli anziani sopra i 65.
Negli anziani con più di 65 anni, le morti per incidenti domestici sono così suddivise: i due terzi sono dovute a cadute, seguite da disturbi dell’andatura (17%) e da capogiri (13%). I luoghi più pericolosi sono la camera da letto (25%), il soggiorno (24%), la cucina (23%) e il bagno (10%).
(Fonte: tratto dall'articolo)