Partendo dall’osservazione che il carrello della spesa di un anziano è diverso da quello delle famiglie o dei single, le associazioni di categoria intendono richiedere al governo di rivedere il listino prezzi dell’Istat per fare un paniere, su cui calcolare l’inflazione, a misura di pensionato. Negli ultimi tre anni l’importo delle pensioni dai 1.500 euro lordi in su è stato fermo, ma per il 2018 l’inflazione stimata è all’1,7%.e i sindacati dei pensionati si aspettano una revisione al rialzo degli assegni dopo anni in cui c’è stata la perdita del potere d’acquisto. Si porteranno quindi tre questioni: la rivalutazione all’inflazione con un metodo più favorevole; una valutazione diversa dell’inflazione a misura d’anziano; una tassazione delle pensioni equiparabile a quella del lavoro dipendente. Secondo il rapporto elaborato dal Cer per il Cupla, risulta che tra 2009 e 2016 le pensioni da 1.500 euro lordi mensili hanno ridotto il potere d’acquisto del 4%, quelle di importo superiore, tra l’8 e 9%. A proposito del calcolo del carrello della spesa Istat, che usa il Foi, l’indice per le famiglie di operai e impiegati, che, secondo i ricercatori, «non coglie pienamente la dinamica dei prezzi dei beni più presenti nella spesa dei più poveri» e suggeriscono di usare l’Ipca, l’indice dei prezzi armonizzato per tutti i paesi europei.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)