Il Ministero della Salute dallo scorso anno ha messo a punto un piano nazionale per le demenze. Il primo obiettivo era di capire che tipo di assistenza esistesse in Italia, ed è stata fatta una mappa interattiva dell’assistenza che si trova sul sito dell’Osservatorio demenze, realizzato dall’Istituto superiore di sanità. Tramite questa si può ricercare il tipo di servizio di cui si ha bisogno, o trovare il centro più vicino, con l’indicazione degli orari e dei contatti. La maggior parte delle strutture segnalate (1304) sono quelle residenziali per malati lungodegenti, 607 sono centri diurni, dove le persone con forme lievi di demenza possono trascorrere la giornata e 591 sono centri e ambulatori dove si può andare per avere una diagnosi o un trattamento. Al Nord l’assistenza è più presente e strutturata, infatti oltre la metà delle strutture residenziali si trova concentrata in quest’area. I centri che si occupano della diagnosi e del trattamento invece sono presenti in tutte le regioni, ma con il problema delle liste d’attesa che nei due terzi delle strutture sono superiori a un mese. «Questo - ha sottolineato Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità - è il primo censimento nazionale sui servizi sanitari e socio-sanitari dedicati al morbo di Alzheimer». La Federazione Alzheimer Italia però lamenta che il piano nazionale non preveda un fondo di spesa: deve essere applicato, quindi, senza costi per le Regioni.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)