Il Presidente francese Emmanuel Macron ha interrotto la sua vacanza per visitare un'anziana vedova che vive sola nella città di Tolone.
Con questo gesto ha voluto annunciare una nuova legge che allargherà la sicurezza sociale per la cura di 1.1 milioni di francesi (800.000 anziani e 300.000 disabili), non autonomi e bisognosi di assistenza domiciliare quotidiana.
Il Presidente ha anche voluto ricordare all’opinione pubblica l'importanza di continuare a proteggere gli anziani dal Covid-19, cogliendo l'occasione per ringraziare i 320.000 assistenti professionisti - il 97 per cento dei quali sono donne– che si prendono cura degli anziani fragili.
Questi operatori sanitari riceveranno una ricompensa speciale, un "premio Covid", così come gli operatori sanitari e coloro che lavorano in case di cura o altri centri sociali.
Il governo centrale assegnerà loro un importo di 80 milioni di euro, a cui verranno aggiunti altri 80 milioni di euro forniti dai dipartimenti.
Tuttavia l'annuncio principale della giornata era che, entro la fine dell'anno, il Parlamento approverà una nuova legge per finanziare l’assistenza agli anziani non autonomi.
Come tutte le società sviluppate-e anche se il tasso di natalità qui non è così basso come in Spagna o in Italia - i francesi subiranno un grave problema di invecchiamento nel prossimo futuro.
Si stima che, tra dieci anni, saranno necessari il doppio degli assistenti che ci sono oggi.
Per la Francia si tratta di una sfida colossale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)