Giovanna Purisiol per tutti è “Vanna la maestra”. Vanna è stata maestra nella Scuola d’infanzia, prima a San Giuseppe e poi a Sant’Elena, sempre a Castello. Non una maestra qualsiasi, ma un vulcano di idee che ha sempre realizzato grazie a gruppi di lavoro. «Per me è fondamentale coinvolgere gli altri. Io posso avere le idee, ma se queste non vengono realizzate insieme ad altre persone, non ha senso. Questo è un modo per fare rete sociale, fondamentale per dare un’anima alla città. Lo facevo all’epoca, quando ero insegnante, lo faccio ora che sono impegnata in varie associazioni. L’aiuto reciproco crea la rete sociale». La sua famiglia è a Venezia da 500 anni, proviene da Pirano e in origine i suoi avi facevano i cordari. Vanna non è la prima donna di famiglia a insegnare, prima di lei lo hanno fatto la madre e la nonna. È sempre molto attenta che le radici della città non vadano perse, lavora per tramandarle. Grazie alla scuola, all’interfacciarsi con le varie realtà dei sestieri e il parlare con gli anziani, ha scritto un libro sui giochi storici della città. “Castelli, Dame e Cavalieri” raccoglie e descrive i giochi che non si vedono più nei campi cittadini. È anche un esempio di come i giochi tradizionali veneziani siano la somma di varie culture che in città si sono incontrate grazie ai traffici e al commercio.
(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)