L’azienda sanitaria di Massa replica alle Uil sul tema Rsa. Il sindacato, infatti, ha criticato l’azienda accusandola di risparmiare oltre un milione l’anno sugli anziani.

«Le affermazioni del segretario provinciale della Uil, riguardo presunti risparmi dell’azienda sulle spese per le RSA, sono destituite di ogni fondamento. Innanzitutto - prosegue l’ex Asl apuana in una nota - occorre precisare che la retta per l’inserimento in RSA di anziani non autosufficienti si distingue in due parti, quella sanitaria pari a € 52,32 (modulo base) che è uguale in tutto il territorio regionale, contrariamente a quanto affermato dal segretario Uil, e quella sociale a carico del cittadino o, qualora quest’ultimo versi in condizioni economiche disagiate, a parziale o totale carico del comune di residenza. La quota sociale è determinata dai servizi alberghieri rivolti alla persona e, al momento, può variare a seconda delle RSA. Nelle Apuane - prosegue la nota - non ci sono liste d’attesa per il ricovero in Rsa, né per gli altri servizi socio-sanitari rivolti alle persone anziane non autosufficienti (assistenza domiciliare, centri diurni); ciò a significare che la presa in carico e la continuità assistenziale sono garantite a tutti i cittadini, peraltro in sinergia con i servizi sanitari e socio assistenziali. Infine si sottolinea come nella zona delle Apuane il cittadino sia libero di scegliere la RSA, anche con sede extra zonale, purché la struttura individuata possieda i requisiti previsti dalla vigente normativa».