L'ageismo, la discriminazione basata sull'età, viene accettato come normale anche in campo sanitario.
Il problema è importante perché oggi il 21% della popolazione ha più di 65 anni e il numero degli ultraottantenni ha raggiunto il 6%.
Nel 2024 ci sono state iniziative per chiedere al Parlamento europeo di rendere la sanità più a misura di anziano e di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema.
Andrea Ungar, presidente della società italiana di Gerontologia e Geriatria ha chiesto ospedali più accoglienti per gli anziani e che non vengano lasciati soli, incapaci a volte di muoversi dal letto.
A volte l'anziano esce dall'ospedale disabile e con maggior deterioramento. Il popolo senior merita più rispetto, mentre a volte i medici attribuiscono tutti i loro malesseri all'età.
L'ageismo convince anche gli anziani a non curarsi; si pensa, per esempio, che la demenza sia caratteristica dell'anzianità, mentre solo il 3,6% tra i 65 e i 75 anni ne è affetta. Bisognerebbe istituire una Giornata europea sul tema: è tempo di senior pride.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)