L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e l'Alzheimer's Disease International (Adi) definiscono l'Alzheimer 'una priorità mondiale di salute pubblica'. In Italia si contano circa 600 mila persone affette da questa malattia, il 4% degli over 65. Per il Rapporto sullo Stato di Salute della popolazione della Regione Lazio si stima che i casi di Alzheimer e di altre forme di demenza siano circa ai 35.000 ma, solo a Roma, uno studio di The European House-Ambrosetti e Msd ne censiva nel 2017 circa 14.600. Alla stessa data, su tutto il territorio romano, solo 59 persone usufruivano di un'assistenza domiciliare specifica. I centri diurni (servizi semiresidenziali) fino all'anno scorso potevano accogliere circa 540 persone alla settimana. Con la nuova organizzazione tale disponibilità viene ridotta di quasi un quinto. Si tratta di circa 100 anziani tagliati fuori dal servizio. Nella nuova organizzazione del 2018, segnala la Comunità di Sant'Egidio, "è stata introdotta la possibilità per alcuni anziani, dimessi dai Centri Diurni perché considerati troppo gravi, di usufruire dell'assistenza domiciliare, erogata però solo per due mesi". A fronte delle previsioni di diffusione del fenomeno si tratta di provvedimenti incomprensibili.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)