Si stima che oggi in Italia siano circa 230.000 le persone colpite da Parkinson, di cui il 70% con un’età superiore ai 65 anni. Prendere in carico un paziente con Parkinson richiede un approccio assistenziale multidisciplinare, che vede il coinvolgimento di diverse figure professionali, dal neurologo al fisiatra al gastroenterologo, dal cardiologo al nutrizionista. E' fondamentale quindi creare dei percorsi integrati di diagnosi e cura, per garantire una continuità ospedale-territorio e offrire una rete di servizi assistenziali in grado di gestire l’evoluzione della patologia. La creazione di una "Rete Parkinson" è quanto auspicato dai relatori della tavola rotonda dal titolo “Parkinson: aspetti organizzativo-gestionali”, svoltasi il 19 maggio scorso a Verona, nell’ambito della terza edizione del Congresso nazionale dell’Accademia Italiana per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento, che ha visto riuniti oltre 700 neurologi.
(Fonte: tratto dall'articolo)