Duecentomila casi all’anno di morte per ictus, un tasso di mortalità elevato (maggiore nelle donne) prima dei 75 anni, per un totale che ricopre il 44% delle morti a causa della malattia cardiovascolare in Italia. Combattere efficacemente i fattori di rischio quali ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, sedentarietà è lo sforzo congiunto di diverse Società Medico-Scientifiche hanno, di recente, portato alla pubblicazione di documeni e linee guida, sulla prevenzione secondaria della malattia cardiovascolare ischemica aterosclerotica, principale causa di morte nella popolazione italiana. Nei vari testi, frutto di un attento lavoro di sintesi, vengono indicati i percorsi clinici di maggiore efficacia ed appropriatezza per le attività di prevenzione secondaria delle recidive ischemiche nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica. Di fatto, il clinico pratico dispone di forti evidenze scientifiche e di molti documenti di sintesi, nazionali e locali, che dovrebbero indirizzare coerentemente la loro azione quotidiana.
(Fonte: tratto dall'articolo)