Con il progresso medico è aumentata l’aspettativa di vita degli europei, mentre è peggiorato il livello di salute, specialmente per quanto riguarda i disturbi cardiovascolari. Secondo uno studio dell'Università Ca’ Foscari di Venezia, infatti, un settantenne europeo di oggi starebbe mediamente peggio rispetto a uno nato nella generazione precedente, alla stessa età.
Esaminando i dati raccolti fino al 2017 dal più grande e continuo sondaggio sulla salute e le condizioni sociali degli ultracinquantenni europei, si nota che, mentre fino a qualche tempo fa la salute degli anziani migliorava, ora sembrano presentare più malattie dei predecessori, specialmente quelle cardiovascolari.
Lo studio, pubblicato sul volume The Sustainability of Health Care Systems in Europe, ha esaminato un campione persone nate in tre decenni diversi del Novecento: gli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. In questo modo è stata fatta una fotografia dello stato di salute pre-Covid-19 degli anziani europei. Dall'indagine risulta che gli anziani di oggi sono più “giovani” rispetto a quelli del secolo precedente, ma a causa dello stress maggiore e delle minore qualità della vita nelle donne - che partecipano in modo maggiore al mercato del lavoro - sono in aumento le malattie cardiovascolari.
Contemporaneamente però bisogna considerare il progressivo miglioramento degli screening che, negli anni, potrebbero aver fatto emergere più casi. Tutti i Paesi europei hanno adottato politiche per mantenere la sostenibilità finanziaria dei sistemi sanitari, ma purtroppo aumentano malattie croniche e disuguaglianze. Bisognerebbe fare in modo che i benefici della sanità vengano distribuiti su più Stati a livello europeo in modo da raggiungere un'uguaglianza nell'assistenza medica per tutti.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)