Pochi anziani conoscono la malattia delle valvole cardiache, una patologia grave ma curabile.
Alcuni dati, pubblicati in occasione della settimana della Consapevolezza delle valvole cardiache, organizzata da Cuore Italia in partnership con Global Heart Hub dal 14 al 20 settembre, mostrano come tale condizione sia poco controllata. Solamente il 7,6% di persone oltre i 60 anni sono informati sulla sua forma più comune.
La malattia delle valvole cardiache è una patologia che colpisce prevalentemente gli anziani e si verifica quando due o più valvole cardiache si danneggiano e impediscono lo scorrere del sangue.
La prima indicazione per identificare tale disturbo è il “mormorio” cardiaco che è possibile sentire con lo stetoscopio.
Sono solamente il 17% però gli individui che si sottopongo al controllo con lo strumento.
Ulteriori sintomi sono la stanchezza, la riduzione dell’attività fisica e il “sentirsi più vecchi della propria età”.
La diagnosi, dunque, non è semplice: molte persone convivono con la malattia e attribuiscono i “segnali” all’invecchiamento.
"La popolazione anziana è un gruppo a rischio, tanto più che con l'avanzare dell'età è importante che sia più consapevole della malattia e comprenda la gravità di sintomi spesso nascosti per garantire una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo. Si stima che all'età di 75 anni la prevalenza delle malattie delle valvole cardiache sia del 13%".
Così ha dichiarato Alessandro Boccaneli, primario cardiologo, presidente della Società italiana di cardiologia geriatrica, membro del Comitato Scientifico Cuore Italia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)