In relazione ai recenti episodi di violenze su disabili e anziani ospiti di case protette, l'argomento dell'interrogazione fra il Comitato di Distretto Socio-sanitario e il sindaco di Fidenza (Pr) Andrea Massari è stato come sia possibile prevenire tali fenomeni.
"Le nostre strutture sono buone e sottoposte a verifiche e controlli regolari - dice Massari - ma non si può sottovalutare questo rischio. E poiché il lavoro degli operatori è difficile e impegnativo, il Comitato, nella programmazione annuale dei fondi, ha destinato una quota per una psicologa che avrà il compito di dare consulenza e sostegno agli operatori".
Il sindaco ha spiegato come l'obbligo di controllo delle strutture, anche di quelle non accreditate, spetti al Comune e quindi il Comune decide di uniformarne le azioni, con la convinzione che una delle migliori forme di prevenzione sia la condivisione dei compiti.
E' stato dato mandato ad Asp per l'attivazione di un programma di vigilanza e controllo sulle quattro strutture a loro accreditate, dove Asp ha già riattivato i Comitati familiari, efficace forma di prevenzione, in quanto stabilisce un rapporto diretto tra ospiti-famiglie-operatori e gestori.
Massari ha poi fatto una considerazione sulle forme di sorveglianza con telecamere: "il vero obiettivo - dice - resta quello di fare in modo che le strutture diventino realtà aperte, per valorizzarne la sicurezza con la frequentazione non solo dei familiari e della cittadinanza, ma anche delle associazioni di volontariato attraverso iniziative di vario genere".
(Sintesi redatta da: Paola Ponzi)