La mediazione familiare nasce nel 1978 grazie al contributo di Lisa Parkinson, fondatrice del forum Europeo e del Forum Mondiale per la Mediazione Familiare. Si tratta di uno strumento che può essere prezioso in un contesto "liquido" come quello attuale in cui le famiglie conoscono processi di cambiamento e riorganizzazione (separazioni, trasferimenti etc) che richiedono dialogo e collaborazione.
L'obiettivo della mediazione è appunto quello di favorire la costruzione di contesti sereni. Negli anni, la mediazione familiare ha seguito l'evoluzione di tipologie familiari in cui i nonni hanno acquisito ruoli di maggior peso rispetto al passato. Spesso ancora lavorano e sono i soggetti forti anche dal punto di vista economico; infatti, i loro giovani adulti discendenti trovano lavoro molto tardi e tendono a rimanere "figli" sempre più a lungo.
La mediazione investe quindi, con crescente frequenza, questioni conflittuali fra nonni e genitori per il diritto di visita ai nipoti o per l'affidamento nei casi più gravi. Tutto ciò in un contesto in cui, per il moltiplicarsi di nuove unioni e matrimoni sia fra genitori che fra gli stessi nonni, i rapporti in alcuni casi non sono di consanguineità ma acquisiti.
Se il mediatore vuole svolgere correttamente il suo ruolo, diventa sempre più importante mantenere una posizione di equidistanza ed equilibrio, avere familiarità con il sistema giuridico e applicare quello che Lisa Parkinson chiama il Modello Ecosistemico della Mediazione Familiare.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)