Anche i farmaci possono rendere fragili le ossa. E’ fondamentale sfatare il mito che l’osteoporosi sia solo al femminile. Soprattutto quando si parla di osteoporosi secondarie è spesso il maschio ad avere la peggio. Va sottolineata l’importanza critica del cosiddetto ‘esame morfometrico vertebrale’ nei pazienti con osteoporosi secondaria che possono andare incontro a fratture vertebrali, anche con un quadro densitometrico osseo normale o poco alterato (comunemente chiamata osteopenia). Spesso i pazienti,soprattutto i maschi, trattati per le loro malattie con farmaci osteopenizzanti non vengono sottoposti ad adeguato e periodico (ogni 12-18 mesi) monitoraggio della densità minerale ossea con l’esame Moc Dexa. Per alcuni farmaci ad alto impatto negativo scheletrico, come i cortisonici e gli inibitori dell’ aromatasi, le linee guida stabiliscono di avviare quanto prima un trattamento anti-osteoporotico di protezione per lo scheletro e di prevenzione delle fratture che in questi casi possono essere particolarmente precoci.
(Sintesi redatta da: Maria Gabriella Macheda)