Sono tanti gli ospizi abusivi in Italia, spesso senza decoro, con spranghe alle finestre. *
Come quello scoperto qualche giorno fa in seguito alla fuga di un ospite ottuagenario.
L'anziano era fuggito in pigiama ed ha portato alla scoperta di un ricovero abusivo con undici persone, in buona parte disabili, scaricati da familiari troppo poveri o indifferenti.
Un problema non nuovo, se già l'inchiesta svolta da gennaio 2017 all’ottobre 2019 aveva portato alla segnalazione di 1.119 persone implicate in comunità alloggio o strutture assistenziali alle autorità giudiziarie.
Spesso, spiega il generale Adelmo Lusi dei Nas di «strutture autorizzate a fornire solamente prestazioni a carattere assistenziale» dove «viene anche indebitamente garantita assistenza sanitaria, spesso da personale non specializzato, anche nei confronti di anziani affetti da patologie cronico-degenerative come Alzheimer, demenza senile, incapacità motoria, instabilità mentale». Causa i costi delle rette e delle difficoltà di collocare gli anziani nelle strutture, spesso i familiari degli ospiti difendono le Rsa inquisite. Certo, sono venute alla luce situazioni indifendibili, come quella di Pistoia, un uomo si era inventato un ospizio fai-da-te ospitando sette donne fra i 78 e i 97 anni, quasi tutte non autosufficienti, che aveva affidate senza nessun supporto infrastrutturale o tecnico a due badanti non qualificate.
O a Ferrara, dove due operatrici hanno convinto una coppia di anziani ad ospitare «altri dieci pensionati». Anche senza questi casi limite, i rapporti dei Nas parlano di «farmaci scaduti, alimenti non tracciabili, personale di assistenza senza qualifiche per somministrare i farmaci prescritti dai medici». Gli stessi locali a volte sono senza finestre e pieni di muffa L’aumento dei controlli dovuti alla pandemia ha fatto emergere ospizi irregolari o totalmente abusivi in tutta Italia, soprattutto nel Lazio. Dai dati risulta che almeno il 30% delle case di riposo o delle case famiglia trasformate in ospizi è abusivo. L'autore auspica una regolarizzazione delle badanti irregolari per poter assistere i nostri anziani senza doverli lasciare nelle strutture.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)