Una considerazione su come affrontare il periodo della senilità, dove si mettono a confronto due diversi tipi di anziani.
Chi, ad esempio, vive in maniera più arzilla, sempre allegro e attivo, contrapposto a chi invece passa giornate tra una tac al cervello e un’ecografia alla vescica.
Secondo l’autrice dell’articolo è importante imparare a “godersi la vita”, perché la vecchiaia, come la giovinezza, passa una volta sola. Ciò che più spaventa gli anziani e li allontana dal vivere una vita attiva è la condanna sociale, una rappresentazione sociale della vecchiaia stereotipata e fasulla. Ad esempio, parlare di sessualità anziana diventa un tabù. Ecco perché buona parte di quegli ultrasessantenni che, intervistati dal sito internet Gransnet ammettono di fare sesso regolarmente ma di nascosto dai familiari per paura del loro giudizio negativo.
E’ necessario constatare che l’invecchiamento attivo, per funzionare, ha bisogno di una “cultura collettiva di sostegno”.
(Sintesi redatta da: Dario De Felicis)