Mangiare una mela intera, senza scartarne semi, stelo e buccia significa ingerire non solo flavonoidi e fibra, ma anche un esercito di batteri ‘buoni’ che andrà a rafforzare la nostra flora intestinale. Se, poi, la mela è biologica la qualità di questi batteri sarà nettamente migliore. È quanto appurato dai ricercatori dell’Universita di Graz (Austria) autori di un recente studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Microbiology.
Questo studio ci suggerisce due comportamenti che da soli possiamo compiere per moltiplicare il potenziale salutare del consumo di questo incredibile frutto. Il primo è quello di cercare di scartarne il meno possibile, consapevoli che proprio la parte che tendiamo a non mangiare è quella più ricca di organismi utili all’intestino.
Il secondo è preferire quelle biologiche. Oltre che di batteri, come tutti i frutti la mela è ricca di vitamine e fibra, ma dagli altri si distingue per l’alto potere antiossidante dato dalla combinazione di vitamine (C, del gruppo B e carotenoidi), di acidi organici e da una grande abbondanza di polifenoli. Questo potente concentrato di antiossidanti protegge numerosi apparati del nostro organismo da quello respiratorio a quello cardiovascolare mitigando, più in generale, il fenomeno dell’invecchiamento.
(Fonte: tratto dall'articolo)