La spesa sociale in Italia è oggi fortemente sbilanciata a favore delle pensioni e a svantaggio di misure contro la povertà. Muovendo da queste osservazioni e tenendo conto degli stringenti vincoli di bilancio cui deve far fronte il nostro Paese, Boeri e Perotti formulano una proposta organica di riforma del nostro stato sociale imperniata su due assi portanti: raggiungere effettivamente le fasce maggiormente a rischio di emarginazione, piuttosto che categorie già relativamente privilegiate, e minimizzare gli inevitabili effetti distorsivi della spesa sociale sul mercato del lavoro. Tale trasformazione richiederà inevitabilmente una riduzione della quota di prodotto interno lordo assorbito dalla previdenza pubblica. Boeri e Perotti che mettono a frutto i risulatati della più recente letteratura in materia, chiedono ai decisori politici di mostrare maggiore attenzione alle esperienze degli altri paesi e ai risultati di sperimentazioni ul campo nell'ambito delle politiche sociali.