La Terapia ormonale sostitutiva dice Rossella Nappi, professore di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Pavia «È una terapia vera e propria destinata ad alleviare i sintomi quando sono importanti. La menopausa, infatti, di per sé non è una malattia. Ma quando i sintomi sono importanti, vanno trattati. Se la donna è giovane, se è in menopausa chirurgica, se si sveglia quattro volte per notte a causa dei fastidi, se non riesce a lavorare perché è perseguitata dalle vampate, allora deve chiedere consiglio al medico». E’ lui che deve valutare se i rischi sono superiori ai benefici, motivare la sua scelta e modulare la terapia sulle caratteristiche della paziente. «In caso di una sintomatologia lieve - continua Nappi - possono bastare cambiamenti nello stile di vita, perdere qualche chilo, o aiutarsi con degli integratori. Se la paziente ha familiarità con malattie cardiovascolari o tumore, bisognerà stare ancora più attenti». Spesso però sono proprio i medici a non essere preparati, perché dopo gli allarmi della Women’s Health Initiative le donne hanno smesso di chiedere la terapia e i medici hanno smesso di occuparsene. Uno studio mostra che meno del 2% degli specializzandi americani ha ricevuto una formazione sufficiente in merito. E anche qui in Italia le nuove generazioni sono impreparate».
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)