E’ stata definita dagli stessi ricercatori che l’hanno messa a punto una sorta di “Google map” molecolare del cervello. Lo studio si deve ai ricercatori della Harvard University e del Massachusetts Institute of Technology (USA), in collaborazione con i ricercatori dell'università israeliana Bar-Ilan, e ha reso possibile l’individuazione nei tessuti delle molecole di Rna, i messaggeri indispensabili a produrre le proteine, di cui adesso si potrà conoscere esattamente anche la posizione.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Science”, si potrà rilevare, in un futuro prossimo, uno strumento importante che apre alla possibilità di curare molte malattie complesse, a partire dall’Alzheimer fino ad alcune forme di tumore. Infatti, l’allocazione delle molecole nel tessuto permette di influenzare processi come l'apprendimento e la memoria e può chiarire meglio quali molecole prendano parte proprio a processi simili, aiutando ad approfondire meglio aspetti legati a malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. Un altro utilizzo di questa tecnologia potrà riguardare, come detto, anche il rilevamento della posizione delle cellule tumorali nel tessuto che ha già consentito di scoprire, ad esempio, che le cellule tumorali possono modificare il loro comportamento in relazione all'identità delle cellule vicine.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)