Sempre di più studiosi accademici, operatori e amministratori si confrontano con la necessità di avere materiali di conoscenza che vadano oltre l'ipotesi accennata o la definizione impressionistica del fenomeno del disagio e della povertà estrema in ambiente urbano. Spesso l'onerosità di grandi progetti di rilevazione pensati ad hoc sui fenomeni della marginalità ha lasciato il campo in questi anni all'esclusivo utilizzo di approfondimenti qualitativi.
La carenza di questi progetti non deve però spingere all'abbandono di un approccio che consenta anche minime generalizzazioni. Si sente la necessità di un incrocio fecondo tra l'utilizzo di basi di dati create ad altri scopi e il loro sfruttamento a fini conoscitivi. Il volume si inserisce in questo spazio, proponendo al dibattito un incrocio inedito: l'applicazione di tecniche di ricerca già consolidate a livello internazionale e l'utilizzo di basi di dati amministrative tuttora inesplorate; il tutto sullo sfondo del dibattito scientifico e professionale sulle persone senza dimora.
L'autore sperimenta per la prima volta la tecnica statistica "Cattura e Ricattura" ai fini della definizione di una nuova stima del numero delle persone senza dimora a Roma, utilizzando l'archivio degli interventi della Sala Operativa Sociale fornito dal Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute del Comune di Roma. Vengono inoltre georeferenziate e analizzate a partire dalla loro localizzazione la presenza e gli interventi sul disagio estremo tra i vari Municipi. Ne emerge una fotografia inedita per la dimensione quantitativa (più allargata) e qualitativa (più articolata) del fenomeno. Il libro vuole dunque essere l'occasione per un confronto sull'applicazione alle povertà estreme di metodi e tecniche che ne consentano una definizione precisa e replicabile ad altri contesti locali, con l'intento di rendere i servizi di intervento ancora più efficaci. (Fonte: www.francoangeli.it)