Il microbiota intestinale contiene l’80% dei microrganismi che ospitiamo e da anni è al centro di una grande attenzione scientifica: l’Italia, in particolare, nella ricerca sul microbiota è seconda al mondo solo agli Stati Uniti. Questo perché il benessere di questo organo invisibile ha dimostrato legami con il buon funzionamento del nostro corpo e della nostra mente. Quando il microbiota non è in salute – tecnicamente si parla di disbiosi – può succedere che in altri distretti del corpo ci siano dei problemi, ad esempio problemi a carico di cuore e circolazione o a carico dell' umore, anche se bisogna fare attenzione a non creare facili rapporti causa-effetto. Se davvero questo organo invisibile è così cruciale per il nostro benessere, dovremmo prendercene cura e la scelta di ciò che mangiamo è senza dubbio qualcosa su cui possiamo intervenire agevolmente. Ecco sette cibi che per ragioni diverse possono fare bene ai microrganismi buoni che vivono con noi: insalata mista ( cavolo cappuccio, finocchi, carote, radicchio rosso e melograno), zuppa di legumi e orzo, pasta con le sarde, vellutata di patate dolci, carciofi e patate, soffritto, caffè marocchino. Attenzione però, in questi alimenti un ruolo chiave è giocato dai cosiddetti prebiotici, cioè sostanze sfruttate dai microrganismi che compongono il microbiota: questo può inizialmente provocare dei lievi effetti gastrointestinali, fra cui un po’ di gonfiore, ma dopo un paio di mesi si scopre che i benefici superano di gran lunga gli ostacoli iniziali.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)