Il mieloma multiplo è un tumore del sangue che ogni anno in Italia colpisce oltre 5mila persone, la maggior parte delle quali ha più di 65 anni e potrebbe non essere candidabile alla terapia più indicata, il trapianto autologo di cellule staminali, perché troppo «duro» da sopportare. Proprio per questi pazienti, più numerosi e più complessi da curare, è stata però presentata un’importante novità durante l’ultimo congresso della Società Americana di Ematologia, tenutosi a San Diego a inizio dicembre: l’aggiunta del farmaco daratumumab all’attuale trattamento standard, basato sull’abbinamento di lenalidomide e desametasone, riduce significativamente il rischio di morte e di progressione della malattia in malati con mieloma multiplo di nuova diagnosi non candidabili al trapianto.
(Fonte: tratto dall'articolo)