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Pasquinelli Sergio

Migliorare l’indennità di accompagnamento (dentro il budget di salute)

Prospettive Sociali e Sanitarie, 1/2021, 2021, pp.13-15

L’Italia è l’unico Paese con una misura di sostegno alla disabilità e non autosufficienza corrispondente a una cifra fissa e uguale per tutti, indipendentemente dal bisogno assistenziale, e pari a: 520 euro al mese nel 2020. In tutti i Paesi dell’Ocse, l’ammontare dei cash benefits dipende dalla gravità del bisogno e segue una valutazione della autonomia. Pensiamo che anche in Italia si debba giungere a una misura che non lasci sole persone e famiglie ma che preveda, specie per i casi più fragili e complessi, una presa in carico. Che dia la possibilità di scegliere tra cash e care, con il corrispettivo di un budget individuale utilizzabile per fruire di servizi pubblici o privati accreditati, che possono andare da interventi sul lato della socialità, dell’autonomia, del lavoro, fino ad aiuti più di tipo assistenziale.

Questa nuova Indennità di accompagnamento non è una misura di integrazione ai redditi per le famiglie povere. È una misura di sostegno alla disabilità e non autosufficienza. Rimane una misura che non viene sottoposta al test dei mezzi economici ma graduata sulla base delle condizioni di salute e dell’intensità del bisogno. La valutazione dei casi dovrà dotarsi di strumentazioni adeguate, mirate, uniformi sul territorio nazionale, con una radicale revisione delle attuali procedure di accertamento dell’invalidità.

In che modo migliora la situazione attuale? Sostiene di più chi ha più bisogno: in particolare i gravemente disabili e non autosufficienti. Prevede una presa in carico sociosanitaria, in parti-colare per i casi più gravi e complessi. Viene data la possibilità di scegliere tra ricevere una somma di denaro “a fondo perduto”, senza necessità di rendicontazione, e il corrispettivo di un voucher utilizzabile per fruire di servizi: di cura nel caso di anziani, di tipo emancipativo nel caso di persone con disabilità giovani e adulte. Il voucher ha la funzione di sostenere, ove possibile, un progetto di vita indipendente.

Questa possibilità – il corrispettivo di una somma unicamente utilizzabile per fruire di servizi diversi – è incentivata attraverso una quota maggiore del 30% rispetto alle erogazioni monetarie, a parità di intensità del bisogno. Questa nuova misura avrà un impatto sulla rete dei servizi, perché una quota di beneficiari sceglierà voucher e quindi la fruizione di servizi, anziché semplici trasferimenti. Il punto di riferimento principale per le persone con disabilità e per le famiglie dovrebbe essere uno Sportello multifunzionale ben identificato sul territorio, capace di fornire informazioni, un primo orientamento alla rete dei servizi e attivare un secondo livello indirizzando al bisogno, esaurita una fase istruttoria, alla Commissione territoriale integrata alla quale partecipano operatori dei Comuni e delle ASL.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Pasquinelli Sergio
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine13-15
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero1/2021
Fonte
Approfondimenti Online
FonteProspettive Sociali e Sanitarie
Subtitolo in stampaProspettive Sociali e Sanitarie, 1/2021, 2021, pp.13-15
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Pasquinelli Sergio
Attori
Parole chiave: Disabilità, handicap