Dopo tre anni di calo torna a crescere la mobilità all’interno dell’Italia, con un flusso dal Sud verso il Centro-Nord o tra comuni della stessa regione: nel 2016 hanno spostato la residenza 1 milione e 331mila persone (+4%), in aumento anche i trasferimenti degli anziani (da 99mila ultra sessantacinquenni nel 2006 a 116mila nel 2016, +18%). Sono i dati forniti oggi dall’Istat nel Rapporto su “Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente – Anno 2016”. All’aumento degli spostamenti interni contribuiscono anche gli stranieri, con 230mila cambiamenti di residenza, circa 27mila in più rispetto al 2015. Le province del Nord come al solito sono le più attrattive: al primo posto l’Emilia Romagna (+2,3 per mille) con Bologna e Rimini, seguita da Trentino Alto Adige (+2,1 per mille), Lombardia (+1,7). Partono soprattutto da Basilicata (-3,8), Calabria (-3,5) e Molise (-3,4). Perdono più residenti le province siciliane e calabresi: Vibo Valentia (-5,2 per mille), Enna (-5,1), Caltanissetta (-4,8 per mille), Reggio Calabria (-4,4 per mille). Per quanto riguarda gli anziani, oltre i 70 anni si trasferiscono soprattutto le donne, per via della maggiore longevità. Si ricongiungono a familiari o si recano presso case di cura.
(Fonte: tratto dall'articolo)