"Stiamo per affrontare un periodo tragico per i nostri anziani perchè non ci sono risposte fuori dall'ospedale e noi abbiamo una popolazione che cresce in termini demografici: gli ultra 65enni oggi in Italia sono 1/5 della popolazione e hanno problemi legati a malattie croniche e invalidanti. Cosa abbiamo fatto noi per loro in questi anni? Gli altri Paesi hanno messo mano alla riforma del sistema sanitario territoriale e hanno costruito dei sistemi, per esempio la Francia e la Germania hanno dato risposte con centri diurni e residenze intermedie, mentre l'Olanda ha sviluppato come il Canada sistemi di assistenza domiciliare. Quanto all'Italia, non ha fatto nulla ad eccezione di alcune realtà del terzo settore che hanno cercato di sopperire alla carenza del sistema sanitario". Così il presidente della cooperativa OSA (Operatori Sanitari Associati), Giuseppe Milanese, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno "Misericordia a domicilio" organizzato nella Capitale dall'Iss e dalla Caritas di Roma.
"È arrivato il momento di mettere mano al sistema con una legge sull'assistenza primaria, che faccia sì che le persone possano passare tante fasi della loro vita, quando incontrano le malattie croniche, nel proprio domicilio. Per quanto riguarda l'assistenza domiciliare c'è una distanza enorme tra i vari Paesi europei e l'Italia: nel nostro Paese sono dedicate 22 ore l'anno agli anziani, mentre per esempio in Germania 28 ore a settimana. Cosa sogniamo? Un sistema di soggetti autorizzati e accreditati, anche perchè lo Stato non arriva più a coprire ciò che c'è fuori dall'ospedale, tra i quali i cittadini possano liberamente scegliere, probabilmente anche con l'ausilio di agenzie terze che controllino la qualità dell'assistenza misurandone gli esiti".
(Fonte: tratto dall'articolo)