Partirà il 20 novembre il corso “Disabilità e tecnologie, uno sguardo alle nuove professioni”. Si parlerà di tecnologia al servizio di persone con gravi disabilità motorie che vogliono raggiungere l’autonomia e del mercato degli ausili tecnologici e della domotica. Si punta anche a sviluppare un corso di formazione della durata di 156 ore dedicato a disabili, i loro familiari, professionisti delle aziende domotica e operatori delle cooperative sociali. L’obiettivo? Formare nuove figure professionali che prendono il nome di “progettisti di domotica assistiva”.
Fra gli scopi finali c'è quello di istruire persone in grado di progettare una “smart house”, come la chiamano i promotori del progetto, una “casa-intelligente” o una “casa-persona”. Si vogliono contemporaneamente offrire opportunità lavorative alle stesse persone disabili.
Il corso di formazione che partirà a novembre sarà suddiviso in cinque moduli di insegnamento: una prima parte più estesa dedicata alla domotica assistiva, in cui studiare le condizioni di disabilità-fragilità e il nomenclatore tariffario per gli ausili tecnologici; un corso in elementi di elettronica e progettazione base di interfacce uomo-macchina; informatica generale; negoziazione e vendita e infine un modulo conclusivo dedicato a quella che viene definita “Computer Ethics”. Tra i partner del progetto che collaborano con la cooperativa Spazio Vita compaiono anche Informatici Senza Frontiere, onlus che si occupa di contrastare i divari digitali e Siam1838, la “Società di incoraggiamento di arti e mestieri” che da 180 anni si occupa di formazione e promozione di nuove figure professionali ad alto tasso di specializzazione.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)