A ottantatré anni, Jean-Paul Belmondo decide di scrivere il suo primo libro. Da consumato funambolo qual è, sale in equilibrio sul filo dei ricordi. Un padre scultore; una madre pittrice dal forte temperamento, cui resterà attaccatissimo; l'infanzia, segnata dalla guerra; il pessimo rapporto con la scuola; l'esuberanza fisica, la passione per la boxe, l'attitudine a fare il pagliaccio, la smania di recitare. Chi altri, come lui, potrà vantare di avere lavorato con registi come Godard, De Sica, Chabrol, Bolognini, Castellani, Melville, Lelouch, Verneuil, Deray, Malie, Resnais? Chi, come lui, potrà rivendicare di avere attraversato tutti i generi, di essere stato la bandiera della Nouvelle Vague? Il «brutto» più affascinante del cinema francese racconta di aver condiviso la scena con le dive più belle e famose. Ripercorrendo la propria vita, Belmondo non tradisce lo spirito con cui l'ha vissuta: all'insegna della leggerezza, dell'eccesso, della gioia di vivere.
(Fonte: https://www.ibs.it/mille-vite-mia-libro-jean-paul-belmondo/e/9788868436209)