FederAnziani esulta per la risposta formale ottenuta dal Ministero della Salute in merito al quesito posto dalla federazione sullo zapping farmaceutico, nel quale chiedeva se il medico che prescriveva un farmaco equivalente con nome anche dell’azienda produttrice poteva essere arbitrariamente sostituito dal farmacista. Il Ministero della Salute, attraverso l’ufficio legislativo, ha risposto che tale pratica è inammissibile e il farmacista è tenuto a fornire il medicinale prescritto dal medico perché vincolato all’indicazione prescrittiva di quest’ultimo.
“Abbiamo impiegato due anni per chiarire che chi prescrive è il medico e non il farmacista ha dichiarato il Presidente di FederAnziani, Roberto Messina (Fonte: www.sanitaincifre.it)