I dati a fine 2015, resi noti in questi giorni, sulle dimissioni ospedaliere evidenziano un quadro non omogeneo a livello regionale. Riassumiamo dati più significativi riguardanti patologie di solito riferibili agli anziani. Nel 2015 il tasso di ospedalizzazione per diabete non controllato si attesta a 13,7 dimissioni per centomila abitanti (era 14,61 nel 2014); il tasso di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nella fascia di età 18 anni e più si attesta a 318,24 dimissioni per centomila abitanti (era 331,29 nel 2014), e, parallelamente, si osserva che il tasso di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nella fascia di età 65 anni e più è pari a 1.100,63 dimissioni per centomila abitanti (era 1.161,67 nel 2014). Al contrario il tasso di ospedalizzazione per influenza nell'anziano (sempre per centomila abitanti), è in crescita: nel 2015, è di 7,58,mentre, nel 2014, era 3,57 .Se il dato nazionale va male in alcune Regioni le cose vanno anche peggio, con picchi di ospedalizzazione proprio nel 2015. Tornando indietro di circa dieci anni però si nota il rovescio della medaglia e ci sono Regioni (Friuli Venezia Giulia,Lazio, Abruzzo, Basilicata, Sicilia, Sardegna ad esempio) per le quali il grafico mostra un deciso calo dei ricoveri. In particolare, l’insufficienza cardiaca nell’ anziano,quella più frequente cioè, il dato nazionale è in calo nel 2015,ma la situazione negli anni precedenti non è omogenea e, comunque,anche nello stesso 2015 ci sono Regioni che mostrano un aumento dei ricoveri: Valle d’Aosta, Bolzano, Trento, Basilicata. Questi dati dimostrano quanto ci sia ancora da fare da fare sia dell’organizzazione che nella qualità dei servizi territoriali.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)