Il Cardinale è stanco. Nell'istituto che accoglie i vecchi gesuiti dalle missioni di tutto il mondo i suoi giorni scorrono lenti, scanditi da medicine cibo sonno, in compagnia di due giovani preti e dei ricordi. L'azzurro vivido degli occhi è ancora quello dell'anima, il pensiero è ancora rapido e acuminato. Ma il Cardinale sente che la fine è vicina. Per questo il Cardinale ha progettato nel dettaglio la sua Missa solemnis, il suo passo di addio. Fuori dalla finestra, davanti allo sguardo, nel mutare delle stagioni, un platano veglia su di lui, o viceversa. Da un paese lontano arriva un giovane sconosciuto che penetra nella sua attenzione, entra nelle veglie delle sue notti, lo conduce al compimento del rito: Missa est.
(Fonte: www.giunti.it)