L’autrice analizza i limiti e le opportunità relative alla diffusione del senior cohousing in Italia partendo dal concetto che il cohousing è uno strumento di coesione sociale ma anche uno mezzo di innovazione sociale, in grado di rispondere alle carenze del sistema assistenziale (frammentazione degli interventi) perché:
- promuove l’invecchiamento attivo attraverso la qualità della vita;
- ha riscontri oltreché sul piano individuale anche su quello sociale della comunità in cui l’anziano ha scelto di vivere;
- realizza una comunità coesa e motivata all’esercizio della cittadinanza attiva (e della democrazia partecipativa);
- è la manifestazione concreta della volontà di prendersi cura di sé e degli altri per il tempo che rimane della propria vita (una valida alternativa a lasciare che siano gli altri, parenti o istituzioni, a farlo).
Il senior cohousing è illustrato come strumento per la longevità attiva e la continuità assistenziale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)