La molecola si chiama Irisina ed è stata scoperta dai ricercatori di Harvard, ma negli Stati Uniti è stata usata per la cura dell'obesità, poichè, una volta prodotta dai muscoli durante l'esercizio fisico, trasforma il grasso bianco, cattivo, in grasso bruno, buono. La scienziata Maria Grano, dell'Università di Bari, ha scoperto invece che il ruolo principale dell'Irisina non è tanto sul grasso quanto sullo scheletro. Ha un’azione sia preventiva che curativa dell’osteoporosi. Fortifica le ossa e potrà cambiare la vita di anziani e malati che, impossibilitati a muoversi, non producono naturalmente la molecola. Ora l'Irisina ha ottenuto il brevetto amercano e la vendita del farmaco, una volta sviluppato, potrà avvenire solo pagando il titolare del brevetto, ovvero l'università di Bari. Considerando che nel mondo gli osteoporotici sono oltre 200 milioni, si tratta di un mercato molto importante. La scoperta è fondamentale anche per la medicina Biospaziale, poiché gli astronauti, in assenza di gravità, perdono massa ossea e massa muscolare per assenza di peso: per questo Maria Grano coordina progetti di ricerca in collaborazione con le Agenzie Spaziali. Ora si sta procedendo alla produzione industriale di Irisina, ma è necessario sintetizzare una molecola pura, certificata, e tra studi di tossicità e sperimentazione umana, si arrriverà probabilmente al 2025.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)