Le persone nate in Molise e residenti nella capitale sono circa 10mila, e la maggior parte sono anziani. La generazione dei 'favolosi '60' andrà scomparendo? Il numero dei residenti nel Molise continua a calare - presto potrebbe scendere sotto la soglia psicologica delle 300mila unità (e molti di loro, in realtà vivono al di fuori della regione, conservando la residenza soprattutto per ragioni fiscali) – a Roma, tradizionale approdo per molti molisani, il calo è ancora più sostenuto. I più sono arrivati nella Capitale negli anni Cinquanta e Sessanta come giovani lavoratori.
Oggi di quella stagione ne restano pochi e molto anziani. Scomparsi questi ultimi testimoni, la comunità molisana a Roma si assottiglierà molto, includendo ormai solo le prime o le seconde generazioni con legami molto più blandi verso la terra d’origine. L’associazione “Forche Caudine”, lo storico circolo dei molisani a Roma, porta un esempio significativo. “È emblematico quanto sta succedendo da qualche anno nei paesi dell’entroterra, lì dove sono avvenute le grandi partenze. In alcuni di quei piccoli borghi, soprattutto in provincia di Isernia, si sono moltiplicati i cartelli ‘vendesi’ per le abitazioni. Ci sono paesi dell’alto Molise dove le case in vendita hanno superato quota cento. E ben pochi le acquistano.
Le nuove generazioni sono orientate a liberarsi di immobili che costano molto in termini di tasse, manutenzione e servizi. Complice anche l’affievolirsi dei legami affettivi, che proprio per i costi non voluti fa percepire il paese molisano ormai come una zavorra”.
(Fonte: tratto dall'articolo)