Non andare sopra i 3000 metri, scegliere escursioni non troppo faticose e portarsi sempre dietro una scorta d'acqua: sono alcuni degli accorgimenti indicati da Alt (Associazione per la Lotta alla Trombosi) a chi pensa ad una vacanza in montagna e soffre di ipertensione. E' un falso mito infatti che la montagna causi problemi a chi ha la pressione alta, se si seguono delle regole semplici come quelle indicate nel decalogo del "Buonsenso ad Alta Quota". Il primo consiglio è di evitare di andare oltre i 2500-3000 metri, perché la pressione arteriosa aumenta a causa dell'aria più rarefatta e dell'assenza di ossigeno, e di premunirsi contro le basse temperature, che portano ad un naturale innalzamento della pressione. Meglio limitare le attività intense, perché la fatica fa aumentare la pressione. Quindi sì alle escursioni, ma con moderazione e in luoghi che non richiedano grandi impegni.
(Fonte: tratto dall'articolo)