Non solo la diseguaglianza, ma anche l’analfabetismo medico-sanitario causa morti. Dalla metà degli anni Settanta si è cominciato a studiare in che misura il grado di alfabetizzazione medico-sanitaria (health literacy) influenzi la salute delle persone.
Negli Stati Uniti un rapporto dell’Institute of Medicine del 2004 stimava che la metà della popolazione americana adulta poteva avere delle difficoltà a gestire le informazioni medico-sanitarie, inducendo alcuni commentatori a denunciare un’epidemia di analfabetismo sanitario e a considerare la health literacy come il determinante di salute primario. Le persone affette da questa forma di analfabetismo corrono un rischio doppio di morire, rispetto a coloro che sono alfabetizzati.
Numerosi studi dimostrano un’associazione significativa tra scarsa alfabetizzazione sanitaria ed esiti clinici negativi per il paziente, tra cui un incremento dell’ospedalizzazione (da 29 al 52% in più) e una maggiore mortalità. Quest’ultima evenienza è più probabile negli anziani. Inoltre, si stima che questa condizione causi un carico economico sul sistema sanitario USA di ben 75 miliardi di dollari.
Quale'è il livello di alfabetizzazione scientifica in Italia? Non lo sappiamo bene, in realtà. Uno studio condotto su nove Paesi dell’UE fornisce risultati deludenti, con l’Italia che si colloca piuttosto in basso (quasi il 55% della popolazione dimostra livelli di alfabetizzazione inadeguata o problematica). Presso il Ministero della Salute è nato un gruppo di studio che si appresta a promuovere una ricerca di popolazione a diversi livelli. Lo stesso studio confermava che in nord-Europa si hanno i migliori livelli di alfabetizzazione sanitaria, così come si sapeva che spiccano anche sul piano dell’alfabetizzazione scientifica.
(Fonte: tratto dall'articolo)