Il Trivulzio, al centro di una bufera mediatica a causa delle inchieste relative a gravi inadempienze che hanno portato alla grande mortalità nelle strutture, replica alle accuse. Oltre a fornire i dati dei decessi e a dare la massima disponibilità a collaborare con l’autorità giudiziaria, arriva dalla direzione la smentita che siano stati accolti pazienti Covid.
Il tasso di mortalità del Trivulzio negli ultimi due mesi è stato nelle varie strutture dell'Istituto tra il 18% e il 28%, con un incremento del 61% rispetto ai dati dei valori medi dello stesso periodo del quinquennio 2015/2019. Il trivulzio sostiene che le mascherine sono state messe a disposizione appena possibile il 23 marzo. Attualmente ci sono 900 ospiti, di cui è positivo il 34%, ma la maggioranza asintomatica o con sintomi lievi.
Per l'indagine in corso viene sottolineata la difficoltà di dimostrare il nesso casuale in questa situazione di emergenza. E' stata poi smentita la notizia che la struttura si era resa disponibile ad ospitare pazienti Covid. I pazienti arrivati dagli ospedali al Trivulzio erano affetti da altre patologie e dichiarati non Covid. Per ora resta come unico indagato il direttore generale Giuseppe Calicchio. E' emersa poca chiarezza dai dati della conferenza stampa secondo i familiari dei morti, perché non sono stati contati i gli anziani che sono stati trasferiti a marzo in ospedali o rimandati a casa, dove in molti casi, sono morti.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)