Duguimaa, una contadina semianalfabeta nata e cresciuta nelle steppe della Mongolia in Cina, e precisamente nella località di Siziwang Banner, è diventata madre all'età di 19 anni quando ha adottato 28 orfani da Shanghai all'inizio degli anni '60. Per allevare gli orfani, Duguimaa, allora nubile, ha imparato da sola il mestiere di ostetrica aiutando le giovani madri a partorire praticamente senza attrezzature mediche. Ora, a 79 anni, Duguimaa è diventata nota in tutto il Paese guadagnandosi il titolo di "madre delle steppe" e ed è ben felice di commuoversi ricordando il suo passato.
Nel 2019 il Comitato del Partito Comunista Cinese ha deciso di concedere - per la prima voltanella storia - la Medaglia della Repubblica ai cittadini meritevoli di aver reso contributi eccezionali allo sviluppo del paese. Duguimaa è stata così insignita dell'onoreficenza di "modello di comportamento per il popolo". La sua storia è divenuta così popolare da aver ispirato numerosi film e documentari che illustrano anche la situazione che a quei tempi si viveva in alcune Regioni povere e poco sviluppate. All'inizio degli anni '60, infatti la Cina soffriva per frequenti disastri naturali e carenza di cibo. Molti bambini avevano perso la casa e erano diventati orfani. Così, nel 1963, circa 3.000 di loro furono inviati nella regione della Mongolia interna.
Duguimaa, allora giovanissima, si era offerta volontaria per lavorare all'asilo. Una scelta che ha cambiato la sua vita per sempre. I 28 bambini inviati a Siziwang Banner avevano un'età compresa tra 1 e 5 anni. Ricordando quei giorni, Duguimaa racconta che non aveva alcuna esperienza, ma ha imparato a diventare madre a poco a poco. Vivendo in una yurta - una tenda mongola - rimaneva sveglia quando i bambini piangevano di notte e li portava in ospedale a cavallo quando erano ammalati.
I bambini provenienti da tutta la Cina crescevano nelle praterie proprio come dei veri Mongoli, imparando ad amare la musica e la cultura locale. La maggior parte di loro è stata successivamente adottata dalle famiglie del posto e vive ancora lì, così lei, che aveva perso i suoi genitori all’età di 11 anni, si tiene in contatto con i suoi 'bambini', che sono ormai divenuti adulti ultra sessantenni. "Non ci ha solo dato cibo e alloggio, ma anche l'amore di una vera famiglia", dice Jalgamj, 64 anni, che è arrivata a Siziwang Banner all'età di 3 anni, è stata adottata da una coppia locale e da allora vive lì. Jalgamj è sposata e ha tre figlie, ma non può dimenticare l'anziana ottantenne che le ha dato una seconda chance di vita.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)