“Se non hai bisogno lascia, se hai bisogno prendi”: al Muro della Gentilezza di via Luigi Nono, a Milano, in un anno hanno avuto vita nuova 10mila chili di indumenti usati, 60 letti e materassi, 400 sacchi a pelo e coperte invernali, 26 passeggini, 200 confezioni di pannolini, 4mila mascherine chirurgiche, mille chili di giochi per bambini. Sono andati a persone che ne avevano bisogno, donate da altre che invece non sapevano più che farsene. Il Muro della Gentilezza è un'iniziativa del "Tempio del futuro perduto", collettivo che ha occupato un edificio abbandonato da anni che fa parte del complesso della Fabbrica del Vapore.
Sul muro dell'edificio sono stati montati ganci e mensole su cui i donatori possono lasciare indumenti e oggetti. Nell'inventario delle cose donate anche biciclette, strumenti musicali, stampelle e carrozzine per anziani, estrattori di latte materno, posate e stoviglie, costumi di carnevale, lettori dvd, profumi e gioielli. E ben 13mila libri, catalogati e condivisi con la cittadinanza e diverse associazioni. “La pandemia ha cambiato molto il Muro della Gentilezza -si legge sul profilo Facebook del Tempio-: inizialmente erano principalmente gli emarginati che ne facevano uso e facevamo fatica a distribuire tutti i doni ricevuti dai milanesi; ma con il passare del tempo e l’arrivo del Covid sempre più persone fragili e in difficoltà hanno iniziato a fare la fila e chiederci aiuto”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)