Una ricerca inglese ha esaminato i dati su 6 mila soggetti (tutti over 50) che sono stati seguiti per 14 anni nell'English Longitudinal Study of Ageing (ELSA). I risultati emersi dimostrano che l'arte e la cultura servono a vivere più a lungo, poiché mostrano una sostanziale riduzione della mortalità. Infatti è del 14% in chi si impegna in attività artistiche sporadicamente ma arriva al 31%, nei più assidui frequentatori di mostre, teatri o concerti.
Le attività artistiche hanno maggiore benefici specialmente se l'arte viene vissuta attivamente. Infatti il ballo, il canto e la pittura fanno bene alla mente e al corpo, aiutano nei legami sociali e rafforzano l'autostima. Questo insieme di cose spinge anche verso uno stile di vita salutare e a fare prevenzione. Inoltre, a livello biologico occuparsi di attività artistiche riduce il livello degli ormoni dello stress e dell'infiammazione sistemica. Infatti vengono organizzati corsi di canto corale contro la depressione, danza per le persone con il Parkinson o dopo un ictus. Manca però un’informazione ed una sensibilizzazione della classe medica sui benefici che l'arte potrebbe apportare.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)